venerdì 25 settembre 2015

LA PRIMA CAMPANELLA E' SUONATA

Buon lavoro a tutti 

25 commenti:

  1. Io sono tranquillo. Gli altri miei compagni iniziano a lavorrare. Non è che io non abbia voglia, oggi faccio il secondo turno.
    Ciao
    Gian Salvatore

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  3. Sono molto contenta che sia iniziata la scuola perché ho ritrovato i miei compagni e con loro mi piace fare merenda.

    CIAO GIULIA

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  4. Ma vorrei cambiare banco e averne uno con il computer
    CIAO A TUTTI GIULIA

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  5. Sono arrivata da poco in terza B e mi sono trovata molto bene sia con i compagni che con i prof.

    Liplap

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  6. ben arrivati a tutti gli alunni della prima media Paola sono contento che ti trovi bene DA STEFANO

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  7. auguriamo a tutti un buon anno ricco di 10.
    da sere e ale

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  9. APPUNTI PER GLI ALUNNI DI TERZA CHE STUDIANO L'AMBIENTE

    Le precipitazioni acide non rappresentano un pericolo diretto per la salute umana. Il passeggiare sotto una pioggia acida o anche il nuotare in un lago acidificato non è più pericoloso di quanto possa essere farlo in acqua normale.
    Invece possono insorgere dei danni alla salute nel caso in cui ci si nutra di alimenti provenienti da acque acide, per esempio pesci che abbiano accumulato nel loro corpo grandi quantità di metalli tossici (alluminio, manganese, zinco, mercurio, cadmio) liberati dai suoli e dilavati nelle acque per effetto dell’acidificazione.

    In ogni caso, i danni più gravi sono provocati dagli inquinanti che causano le piogge acide (il biossido di zolfo e gli ossidi d’azoto). Questi gas interagiscono nell’atmosfera formando delle particelle di solfati e nitrati che possono essere trasportate anche a grande distanza dai venti; queste particelle possono poi essere inspirate e così penetrare in profondità nei polmoni.

    Le particelle più fini possono anche penetrare all’interno degli edifici e contribuire in questo modo al peggioramento della qualità dell’aria negli ambienti confinati (indoor air quality). Molti studi scientifici hanno individuato una relazione tra gli elevati livelli di particelle fini presenti nell’aria ed un aumento delle patologie a carico del sistema circolatorio e respiratorio (soprattutto asma e bronchiti).

    Le emissioni di ossidi d’azoto costituiscono un serio problema per la salute anche perché sono in grado di reagire con i composti organici volatili causando la formazione dell’ozono (un composto la cui presenza è associata all’aumento di patologie come l’asma e l’enfisema) e di altri inquinanti secondari.

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  10. Noi alunni di terza C vorremmo avere a scuola una macchinetta che distribuisca le merendine

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  11. Clima, quale accordo Usa-Cina?
    tratto da IL FATTO QUOTIDIANO

    Ci sono eventi che prima di essere commentati, devono essere lasciti sedimentare. Perché troppo importanti, troppo complessi, poco chiari. Vedi l’incontro fra i presidenti Obama e Xi Jinping, l’undici novembre ultimo scorso. Ricordate? Titoli della stampa italiana: “Accordo raggiunto tra Cina e Usa sul taglio delle emissioni di Co2 negli anni a venire” e ancora: “La svolta arriva sul clima. Intesa storica tra Cina e America. Dopo 17 anni di veti incrociati, Pechino e Washington pronti ad annunciare uno storico accordo. Sono i due Paesi che producono più emissioni al mondo”.

    Rullo di tamburi, squilli di trombe. Al solito, troppi a dire cose che hanno senso a caldo e fanno senso a freddo.
    Vero. Xi Jinping ha modificato la storica posizione della Cina sul tema delle emissioni di Co2, ovvero “noi si inquina quanto ci pare perché siamo un paese in via di sviluppo e i paesi ricchi non possono venire a dirci cosa dobbiamo fare dopo che hanno inquinato per secoli per diventare ricchi…”.
    Lo ha fatto perché nelle grandi città cinesi non si respira più. Pechino, 12 gennaio 2013. La concentrazione delle particelle fini nell’aria -sono quelle di diametro inferiore a 2,5 micrometri che mettono a rischio la salute- a Pechino è stata ufficialmente misurata in 993 microgrammi per metro cubo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare la concentrazione di 25 mg/m3. Responsabile principale: il carbone. Il 79 per cento dell’energia elettrica utilizzata in Cina viene prodotta da combustibili fossili, soprattutto carbone. Il carbone costa. La maggior parte delle riserve è nel nord o nordovest del paese e il suo trasporto è un formidabile problema logistico. Quasi la metà della capacità del sistema ferroviario cinese è utilizzata per trasportare carbone. Il costo in vite umane nell’estrazione è inaccettabile. Il carbone inquina. La Cina ha superato gli Usa come maggior contributore mondiale di emissioni di diossido di carbonio. La Us Energy Information Administration ha calcolato che la quota parte della Cina delle emissioni generate dalla combustione del carbone cresce del 2,7 per cento annuo, da 4,9 miliardi di tonnellate nel 2006 a 9,3 miliardi nel 2030, circa il 52 per cento del totale mondiale. Le emissioni totali di diossido di carbonio in Cina crescono dal 2,8 per cento annuo, dai 6,2 miliardi di tonnellate nel 2006 alle 11,7 nel 2030, pari al 28 per cento del totale mondiale. Anche quelle Usa crescono dello 0,3 per cento annuo, da 5,9 miliardi di tonnellate nel 2006 alle 7,7 nel 2030. Insomma, il più pulito ha la rogna…

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  12. Nel marzo 2013, la nuova leadership cinese ha dato la massima priorità alla soluzione del problema. Nell’agosto 2013 afferma che la Cina ridurrà le sue emissioni di carbonio del 40-45 per cento al 2020. Suona bene come obiettivo, peccato però che la base di riferimento sono i valori 2005 non quelli attuali.
    C’è chi ha scritto su autorevoli testate italiane: “Gli Usa si sono impegnati a diminuire le proprie emissioni del 26-28 per cento al 2025, rispetto ai livelli 2005, mentre la Cina ha dichiarato la propria intenzione di ridurre il picco delle emissioni entro il 2030, raggiungendo, per tale data, anche una quota del 20 per cento di energia da fonti non fossili (in maggior parte rinnovabili)”.
    Domanda: possibile che nessuno si preoccupi mai di controllare le fonti prima di scrivere sciocchezze? L’impegno Usa non fa altro che riportare il livello di emissioni a quello registrato nel 1990. La Cina ha dichiarato che fino al 2030 il livello continuerà a crescere.
    La Cina ha accettato l’obiettivo di produrre il 20 per cento di energia con fonti in maggior parte rinnovabili? Falso. Nel Marzo 2014 il Primo Ministro cinese annuncia che la Cina coprirà il 20 per cento dei suoi consumi di energia primaria al 2030 con fonti non-fossili, anno in cui raggiungerà il massimo delle sue emissioni inquinanti. Chiaro? Fino al 2030, nonostante quanto dichiarato da tante autorevoli fonti, il valore delle emissioni continuerà ad aumentare. Altro che riduzione! Altro che obiettivi concordati. Il tetto del 20 per cento è stato deciso ben prima del vertice Usa-Cina. La Cina non ha mai detto che lo raggiunge con fonti “in maggior parte rinnovabili”. Anzi… ne parliamo fra poco.
    Grande successo della diplomazia Usa avere fatto cambiare idea agli esponenti del governo cinese? Non direi proprio. L’avevano già modificata mesi fa.
    Maggiore sincerità e senso pratico in alcuni titoli della stampa estera, in particolare Usa: “L’accordo di Obama con la Cina è una grande vittoria per il solare, il nucleare e per il carbone pulito. Potremmo vedere a breve un armistizio nella guerra commerciale sul solare”. Altro che senso di responsabilità del vertice statunitense e cinese, come dichiarato da Greenpeace Italia, il 12 novembre 2014: “L’accordo odierno dimostra comunque che i leader mondiali stanno finalmente iniziando a prendere coscienza di quanto affermato dalla scienza, chiesto dai cittadini e confermato da alcune aziende virtuose: per fermare i cambiamenti climatici occorre agire subito e insieme, puntando su rinnovabili ed efficienza energetica”.
    A Usa e Cina, di fermare i cambiamenti climatici, sempre che siano causati da noi e sia possibile farlo, gliene importa poco. Trattasi, al solito, di politica sottile e di vile denaro.
    L’accordo serve ai due paesi per presentarsi in posizione di forza alnegoziato internazionale sul Clima dell’anno prossimo a Parigi. Serve a Obama per rafforzare la sua posizione interna dopo la débâcle delle elezioni di Midterm. Serve a Xi Jinping per avere la benedizione internazionale al piano nucleare cinese dei prossimi decenni. Altro che fonti alternative al carbone in maggior parte rinnovabili! La fonte non fossile, quasi rinnovabile, se si considera la tecnologia dei reattori veloci, in cima alla lista della politica energetica cinese è il nucleare.

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  13. 24 ottobre 2012. Libro Bianco sulla Politica Energetica, pubblicato dal Consiglio di Stato cinese. Dice che devono crescere la quota parte di energia fossile da carbone pulito, da combustibili fossili a basso tenore di carbonio e da combustibili non-fossili: Non fossili comprendono le rinnovabili, ma si legge nucleare. Recita il Libro Bianco: “La Cina investirà di più nell’innovazione nel settore dell’energia nucleare, promuoverà l’applicazione di tecnologie avanzate, migliorerà il livello degli equipaggiamenti e darà grande importanza alla formazione degli addetti. La capacità nucleare installata in Cina è previsto che raggiunga i 40 Gwe nel 2015 (NdA: allo stesso orizzonte temporale, la capacità installata eolica si prevede raggiungerà i 10GWe, quella solare i 21 Gwe)”. So Sprecht China…
    Novembre 2014. Solito Consiglio di Stato. Viene pubblicato ilPiano di Azione per la Strategia di Sviluppo dell’Energia. Si conferma quanto descritto nel Libro Bianco. L’obiettivo per il nucleare -reattori ad acqua pressurizzata di grande taglia (Pwr), reattori ad alta temperatura raffreddati a gas (Htr), e reattori a neutroni veloci – al 2020 sono 58 Gwe operativi, con altri 30 Gwe in costruzione, mentre la capacità installata idroelettrica raggiunge i 350 Gwe, quella eolica i 200 Gwe e quella solare i 100Gwe, sempre all’orizzonte 2020.
    Nel 2040, anno più anno meno, si prevede un installato di Pwrs pari a 200 Gwe. Nel 2050 i reattori veloci produrranno 200 Gwe, per arrivare a 1400 Gwe nel 2100. Che nessuno sorrida davanti a una previsione al 2100 quando si ha a che fare con i cinesi. Se lo pensano, lo dicono e se lo dicono lo fanno.
    Nel settembre 2013 è stato affermato che servono dai 4 ai 6 nuovi impianti all’anno fino al 2015 e il 13° Piano Quinquennale (2016-2020) ne prevede 6-8 all’anno, con un aumento a 10 impianti all’anno dopo il 2020.
    Si lascia alla cura del lettore fare il conto di quanti reattori saranno installati in data 2100.
    Il clima c’entra poco nelle conversazioni Obama-Xi Jinping. Politica e Soldi invece c’entrano tanto. Gli Usa sono felici delle dichiarazioni per il carbone pulito visto i soldi che gli Usa hanno investito in tale tecnologia, pronta per essere venduta. Ovvio che ben venga l’energia solare se farà fare tanti pannelli, e soldi, a entrambi.
    Fra non molti anni la Cina sarà la nazione con il maggior numero d’impianti nucleari al mondo, con la migliore tecnologia, come sempre sviluppata da loro sulla base di quanto comprato e ben pagato e imparato dal resto del mondo. Attenzione, imparato, non copiato.
    Gli ecologisti saranno felici per il miglioramento della qualità dell’aria, sperando che il clima non faccia scherzi stupidi. I cinesi saranno felici per non avere problemi energetici o d’inquinamento locale. Gli americani andranno in vacanza in Cina, visto che i cinesi saranno i proprietari del loro debito pubblico e del loro mercato.
    Noi italiani?
    Non avremo più un’azienda di grandi dimensioni che sia una, importeremo elettricità alla grande, avremo imparato a perfezione il mandarino e saremo il Bel Paese dove loro, i cinesi, verranno in vacanza. Speriamo.

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  14. LA NUOVA ENERGIA

    NUMERI CHIAVE:
    17,1 tera watt all’anno: il consumo mondiale di energia. Si prevede che cresca del 56% entro il 2040
    19% da fonti rinnovabili: per ora questa quota del consumo mondiale è dovuta in prevalenza dall’energia idroelettrica
    89 milioni di barili: la produzione giornaliera di petrolio (52,6 milioni) e di gas (36,6 milioni di barili equivalenti)
    1656 miliardi di barili: le riserve mondiali di idrocarburi. Per quasi tre quarti si tratta di gas (in barili equivalenti)
    52 anni al ritmo attuale: la disponibilità di idrocarburi se i consumi restassero fissi e le riserve non aumentassero

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  15. SCATTA L’EMERGENZA COME MI COMPORTO?
    Oggi 29 ottobre 2015 una nostra compagna di classe è svenuta nell’ora di francese.
    Subito ci siamo fiondati da lei e alcuni compagni di classe sono andati a chiamare professori, bidella, la sorella della ragazza svenuta e la segretaria.
    La facciamo coricare per terra e noi le facciamo alzare le gambe.
    Noi eravamo molto preoccupati.
    Nel frattempo arriva il professore che ci fa andare fuori dall’aula.
    Noi iniziamo a fare un gran baccano e il professore ci manda a due a due nell’aula per prendere le cose di tecnologia.
    Il professore chiama il 118 e non riesce a capire nulla per colpa nostra confusione.
    RIFLESSIONE: dovevamo stare tranquilli e contribuire a non fare casino.
    Dovevamo stare in silenzio perché il professore sentisse.

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  16. L'autocontrollo è importante nelle situazioni d'emergenza

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  17. IL NATALE
    Il natale è tutto, storia, allegria, gioia e fantasia . Tutta la famiglia e’ riunita insieme pronta per scambiarsi doni, saluti e abbracci.
    Chiara Tonello 2 D

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  18. LA FESTA DI NATALE


    Ciao vi racconto cosa fanno i ragazzi a natale.Il natale è una fasta che aspettiamo tutti,prima che arrivi si prepara l'albero e il presepe.

    Ma i bambini non vedono l'ora che arrivi il 24 dicembre a mezzanotte,cioè quando si aprono i regali, tutti si riuniscono intorno all'albero

    ad aspettare BABBO NATALE.


    FRANCESCO IACCARINO

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  19. Il natale è un giorno di gioia. Alla mattina si scartano i regali e poi si va a mangiare; ma Natale è la nascita di Gesù!
    Beatrice Bruno 2 D

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  20. IL NATALE
    È la festa in cui si celebra la nascita di Gesù bambino . Si portano regali ai parenti e si festeggia tutti insieme . Buon Natale!!!

    Sabrina Funicello 2D

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  21. Il Consiglio comunale dei ragazzi di Pinerolo sta lavorando sul tema della discriminazione, Si cercano testimonianze

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