lunedì 26 marzo 2012

IL GIORNALISMO

Uno spazio per commentare gli argomenti e pubblicare gli appunti e le nostre osservazioni.

30 commenti:

  1. ECCO IL CONTRIBUTO DI ALESSANDRO 1 B

    ACTA DIURNA

    prima parte
    Per la prima volta, il termine giornale compare verso la fine del 600.
    Gli antichi progenitori dei giornali erano quegli avvisi pubblicati nell'antica Roma, chiamati
    acta diurna cioè “atti recenti”. Questi avvisi erano stati voluti da Giulio Cesare, venivano
    messi nelle biblioteche affinché la popolazione fosse aggiornata.
    A scrivere questi giornali erano degli scrivani di professione. Questi avvisi, che informavano
    su alcune decisioni importanti, furono aboliti da Augusto che preferiva lasciare nella più
    completa disinformazione i cittadini.

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  2. Il rigoroso controllo delle autorità sulla stampa

    L'avvento della stampa attirò sin da subito l'attenzione della chiesa e delle istituzioni monarchiche, che percepirono il nuovo mezzo di informazioni da un lato utile per i propri scopi, ma dall'altro come un pericolo dal quale proteggersi, poiché, attraverso il suo uso, si riuscirono a diffondere presso i popoli idee, informazioni che, dando vita al dibattito pubblico avrebbero potuto incrinare il potere di chi dominava. Il primo atto di controllo sulla stampa da parte della chiesa venne compiuto nel 1501 da papa Alessandro VI che impose ai tipografi il divieto di produrre testi senza il controllo della chiesa. Le autorità civili e religiose operarono un rigido controllo sulla stampa. Fino alle grandi rivoluzioni del 700 non si era liberi di avviare l'attività di stampatore: praticarla era un privilegio che poteva essere concesso soltanto dal sovrano. Dunque, era necessario ottenere un autorizzazione che veniva rilasciata a un numero ristretto di persone dando vita a un regime di monopolio controllato dall'autorità politiche. In questo clima il mestiere di stampatore divenne pericoloso, nel 1754, per effetto di una disposizione venne addirittura istituita da Carlo IX una istituzione che stabiliva la pena di morte per coloro che diffondevano un certo tipo di manifesti. In Inghilterra venne istituito un sistema obbligatorio di licenze pubbliche per gli stampatori. In Francia, nel 1538 si impose ad ogni stampatore di mettere il nome e il marchio per individuare le responsabilità del tipografo.

    GIULIA E GIORGIA 1 D

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  4. Lorenzo 1 D


    LA PUBBLICISTICA TRA IL XV E IL XVI
    GLI AVVISI A STAMPA
    I testi che venivano stampati con frequenza dalle prime tipografie furono quelli classici e sacri.
    Negli ultimi anni del XV secolo iniziarono infatti a comparire i primi avvisi a stampa.
    Si trattava di pubblicazioni di solo 4 pagine e dedicate a un argomento di carattere locale o generale.
    Nella penisola il più antico avviso a stampa apparve a Bologna nel 1470 e descriveva la giostra organizzata dal signore Giovanni II Bentivoglio in occasione della festa del patrono S. Petronio. I due maggiori centri italiani in cui gli avvisi venivano prodotti furono Venezia e Roma.
    Un problema
    La diffusione di questi stampati, per quanto più ampia rispetto agli equivalenti scritti a mano, non oltrepassò la cerchia ristretta delle persone istruite che si trovavano principalmente nelle città. Insomma la stampa era stata inventata con largo anticipo rispetto all' alfabetizzazione di massa, che avrà luogo solo successivamente con la rivoluzione industriale di fine XVIII.

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  5. Elisa 1 ^D

    GLOSSARIO

    GIORNALE:Il termine venne utilizzato per la prima volta nel 1668 con il giornale dei LETTERATI DI ROMA ad accadenza mensile, in un secondo momento la il giornale fu legato al concetto di stampa giornaliera. Attualmente nel linguaggio comune significato è esteso ad una qualsiasi pubblicazioni periodica, giornaliera che settimanale,quindicinale, mensile.

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  6. martina 09:31 (4 minuti fa)

    glossario
    TESTATA:parte superiore della prima pagina un giornale contenente il
    titolo e l'indicazione della data e del prezzo.Per estensione il
    termine viene usato per indicare il giornale stesso

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  7. ALICE 1 D

    IL GLOSSARIO

    XILOGRAFIA: Indica una tecnica di incisione a rilievo sul legno e il procedimento manuale di stampa di tale incisione. Essa proviene dall'oriente ed e infatti documentata in Cina almeno dal 868 d.c. In Europa le prime xilografie sono state usate per semplici figure di Santi e di carte da gioco. Queste antiche stampe erano immagini essenzialmente lineari,spesso abbellite da una colorazione a mano.

    PASQUINATA:Componimento satirico anonimo di contenuto politico e anticlericale, che dal XVI secolo in poi si diffuse a Roma quando sulla statua di Psquino vennero attaccati dei testi anonimi.

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  8. Giovanni 1 d

    Storia del giornalismo
    1. Per la prima volta il termine giornale compare verso la fine del 1600.Gli antichi progenitori del giornali erano quegli avvisi pubblicati a Roma cioè detti acta di orna ovvero atti recenti
    2. Questi avvisi erano stati voluti da Giulio cesare che venivano messi nelle biblioteche affinche i cittadini fossero informati.
    3. A scrivere questi notiziari erano dei scrivani di professione. Ma questi avvisi che informavano i cittadini su alcune decisione importanti furono aboliti da Augusto che preferiva lasciare nella più completa disinformazione i cittadini.

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  9. Eleonora 1 D



    LAPUBBLICISTICA TRA IL XV E IL XVI

    Gliavvisi a stampa

    Itesti che venivano stampati con frequenza dalle prime tipografiefurono quelli classici e sacri.

    Negliultimi anni del XV secolo iniziarono infatti a comparire i primiavvisi a stampa. Si trattava di pubblicazioni di solo 4 pagine ededicate a un argomento di carattere locale o generale.

    Nellapenisola il più antico avviso a stampa apparve a Bologna nel1470 e descriveva la giostra organizzata dal signore della cittàGiovanni II Bentivoglio in occasione della festa del patrono SanPetronio. I 2 maggiori centri italiani in cui gli avvisi venivanoprodotti furono Venezia e Roma.




    UN PROBLEMA

    Ladiffusione di questi stampati, per quanto più ampia rispettoagli equivalenti scritti a mano non oltrepasso la cerchia ristrettadelle persone istruite che si trovavano principalmente nelle città.Insomma la stampa era stata inventata con largo anticipo rispetto all' alfabetizzazione di massa, che avrà luogo solosuccessivamente con la rivoluzione industriale di fine XVIII secolo.




    OCCASIONEL,CANARDS, CALENDARI E ALMANACCHI

    Findai primi decenni del 500 si diffusero in Francia gli occasionel,fogli volanti che come suggerisce il nome, uscivano senza regolaritàe in cui venivano riportati eventi come battaglie, disastri efunerali.

    Semprein Francia vennero pubblicati i canards, il significato del termine èanatre e allude al gusto per il pettegolezzo.

    Oggidiremmo che erano pubblicazione che davano spazio al gossip di largoconsumo popolare furono gli almanacchi e i calendari che ricchi diimmagini potevano essere compresi anche dalle persone non istruite eanalfabete. Mentre gli occasionel e canards piacevano ai ciechi mediobassi.

    Perle persone più istruite venivano stampati dei fascicoletti daltono polemico che commentavano notizie di argomento politico ereligioso.

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  10. FRANCESCA 1D

    LA NASCITA DELLA STAMPA PERIODICA:

    Nel XVII si assiste alla nascita del giornale moderno, si diffusero publicazioni caratterizate da periodicità regolare, testata fissa con data di publicazione nelle quali venivano riportati avvenimenti realmente accaduti. si aprì inoltre lo spazio degli annunci privati delle inserzioni e della publicità che costituirono autonome fonti di finanziamento e contemporaneamente rafforzarlo l'indipendenza della stampa e le sue funzioni di servizio per i lettori.

    il primo giornale europeo venne publicato in svizzera nel 1597.

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  11. Il linguaggio degli sms

    virgilio 2 a
    nel linguaggio dei sms le parole sono tutte abbreviate tipo sono si abbrevia sn

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  12. Vittorio 2 A

    L' INGUAGGIO DEI MESSAGGI
    ki: chi
    ke: che
    xro: però
    cs: cosa
    risp:rispondi
    rit: ritardo
    qnt: quanto
    grz: grazie
    prg: prego
    x: per
    e: è
    ai: hai
    o: ho
    a: ha
    xke: perché
    c: ci
    nn: non
    tvb: ti voglio bene
    tvtrb: ti voglio troppo bene
    6: sei
    trp: troppo
    lib: libero
    occ: occupato
    cn: con
    t : ti
    v: vi
    d: di
    c: ci
    tt: tutto / tutti
    m: mi
    S: si
    1: un /una
    dv: dove
    cm: come
    dp: dopo
    qnd: quando
    ok: va bene
    ved: vedere (in tutte le sue forme)
    and: andare
    asp: aspettare ( in tutte le forme)
    cred: credere (in tutte le sue forme)
    dom: domanda/ domandare
    uno squillo: si usa per dire “ti sto pensando” o per rispondere
    affermativamente a una domanda, per esempio:
    A scrive "c ved alle 8", cioè "ci vediamo alle otto?"
    B risponde con uno squillo, cioè "sì, va bene"
    : si è contenti e si approva, può intendere un si
    : si è scontenti e si disapprova, può significare un no
    @)-;– : una rosa, un fiore (indica romanticismo, dolcezza)

    RispondiElimina
  13. Vivienne 2 A



    Ecco gualche esempio di qualche faccine per SMS:




    0.o

    .__.

    "__"

    -.-

    XD

    Xp

    :'(

    :*

    :-)

    @_@

    ç_ç

    (^-^)

    (!_!)

    B-)

    :-o

    (+o+)

    ;-)

    =)

    (!_!)

    *^_^*

    :-S

    :-D

    RispondiElimina
  14. Filippo 2A
    Questa e la scrittura degli sms:
    ki: chi
    ke: che
    xro: però
    cs: cosa
    risp:rispondi
    rit: ritardo
    qnt: quanto
    grz: grazie
    prg: prego
    x: per
    e: è
    ai: hai
    o: ho
    a: ha
    xke: perché
    c: ci
    nn: non
    tvb: ti voglio bene
    tvtrb: ti voglio troppo bene
    6: sei
    trp: troppo
    lib: libero
    occ: occupato
    cn: con
    t : ti
    v: vi
    d: di
    c: ci
    tt: tutto / tutti
    m: mi
    S: si
    1: un /una
    dv: dove
    cm: come
    dp: dopo
    qnd: quando
    ok: va bene
    ved: vedere (in tutte le sue forme)
    and: andare
    asp: aspettare ( in tutte le forme)
    cred: credere (in tutte le sue forme)
    dom: domanda/ domandare
    nel liguaggio dei blog si devono scrivere le parole per intero.


























    Fai clic qui per rispondere o inoltrare il messaggio

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  15. francesca 2 A

    La cosa più importante è che il messaggio arrivi il piùvelocemente possibile. I punti interrogativi, gli apostrofi, gliaccenti di solito non sono usati. Il linguaggio degli sms ha comeregola principale quella di abbreviare.

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  16. SIMONE 2 A

    Gli sms sono i famosi messaggini, che vengono spediti tra un telefonino e l’altro.
    Grazie per aver cliccato su Intercultura blog
    Il prof. Valerio Giacalone

    Oggi la vita è frenetica, cioè molto veloce e stressante. Tutti vanno di fretta, anche nella comunicazione. L’Italia è il paese con il maggior numero di telefonini: il telefonino rappresenta uno status symbol. Gli sms sono sicuramente un modo di comunicare veloce ed economico. Così nasce il linguaggio degli sms, un linguaggio per i giovani (e non solo) che oltre a essere sgrammaticato, cioè senza regole di grammatica, non prevede altre regole se non la velocità nello scrivere. Sono evitate tutte le maiuscole e la punteggiatura. La cosa più importante è che il messaggio arrivi il più velocemente possibile. I punti interrogativi, gli apostrofi, gli accenti di solito non sono usati. Il linguaggio degli sms ha come regola principale quella di abbreviare. Per esempio, il “ch” è sostituito dal più veloce e pratico “k”.


    Ecco alcuni dei più rappresentativi e comuni acronimi (cioè abbreviazioni) usati negli sms. Fate attenzione a chi li spedite, potreste essere presi per "pazzi" !

    ki: chi
    ke: che
    xro: però
    cs: cosa
    risp:rispondi
    rit: ritardo
    qnt: quanto
    grz: grazie
    prg: prego
    x: per
    e: è
    ai: hai
    o: ho
    a: ha
    xke: perché
    c: ci
    nn: non
    tvb: ti voglio bene
    tvtrb: ti voglio troppo bene
    6: sei
    trp: troppo
    lib: libero
    occ: occupato
    cn: con
    t : ti
    v: vi
    d: di
    c: ci
    tt: tutto / tutti
    m: mi
    S: si
    1: un /una
    dv: dove
    cm: come
    dp: dopo
    qnd: quando
    ok: va bene
    ved: vedere (in tutte le sue forme)
    and: andare
    asp: aspettare ( in tutte le forme)
    cred: credere (in tutte le sue forme)
    dom: domanda/ domandare
    uno squillo: si usa per dire “ti sto pensando” o per rispondere affermativamente a una domanda, per esempio:
    A scrive "c ved alle 8", cioè "ci vediamo alle otto?"
    B risponde con uno squillo, cioè "sì, va bene"
    : si è contenti e si approva, può intendere un si
    : si è scontenti e si disapprova, può significare un no

    RispondiElimina
  17. Alice 2 A
    Le emoticon (o smiley o smile, in italiano faccina) sono riproduzioni stilizzate di quelle principali espressioni facciali umane che si manifestano in presenza di un'emozione (sorriso, broncio, ghigno, ecc.). Vengono utilizzate prevalentemente su Internet nei programmi di messaggistica chat e negli SMS per sopperire alla mancanza del linguaggio non verbale nella comunicazione scritta. Il nome nasce dall'accostamento delle parole "emotional" e "icon" e sta ad indicare proprio un' icona che esprime emozioni.
    =) indica felicita' =( tristezza <3 cuore =P linguaccia @>--- rosa =)8 eleganza .....e molte altre

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  19. Gionatan

    Gli sms sono un modo per comunicare in modo veloce e a ogni simbolo si attribuisce un significato.
    e poi con le faccine si puo attribuire il proprio stato d'animo

    RispondiElimina
  20. Luca Santiano 2 A
    Il linguaggio degli sms è molto ristretto, perchè più lettere si
    scrivono più soldi ti tolgono dal credito e perciò bisogna
    risparmiare. Negli sms il linguaggio di solito è così:
    ki: chi
    ke: che
    xro: però
    cs: cosa
    risp:rispondi
    rit: ritardo
    qnt: quanto
    grz: grazie
    prg: prego
    x: per
    e: è
    ai: hai
    o: ho
    a: ha
    xke: perché
    c: ci
    nn: non
    tvb: ti voglio bene
    tvtrb: ti voglio troppo bene
    6: sei
    trp: troppo
    lib: libero
    occ: occupato
    cn: con
    t : ti
    v: vi
    d: di
    c: ci
    tt: tutto / tutti
    m: mi
    S: si
    1: un /una
    dv: dove
    cm: come
    dp: dopo
    qnd: quando
    ok: va bene
    ved: vedere (in tutte le sue forme)
    and: andare
    asp: aspettare ( in tutte le forme)
    cred: credere (in tutte le sue forme)
    dom: domanda/ domandare
    uno squillo: si usa per dire “ti sto pensando” o per rispondere
    affermativamente a una domanda.
    Nei blog invece non si paga in base alle lettere che si scrivono,
    perchè il blog è scritto al computer.

    RispondiElimina
  21. oussama 2 A

    ki: chi, ke: che, xro: però, cs: cosa, risp:rispondi, rit: ritardo, qnt: quanto, grz: grazie, prg: prego, x: per, e: è, ai: hai, o: ho, a: ha, xke: perché, c: ci, nn: non, tvb: ti voglio bene, tvtrb: ti voglio troppo bene, 6: sei, trp: troppo, lib: libero, occ: occupato, cn: con, t : ti, v: vi, d: di, c: ci, tt: tutto / tutti, m: mi, S: si, 1: un /una, dv: dove, cm: come, dp: dopo, qnd: quando, ok: va bene, ved: vedere (in tutte le sue forme), and: andare, asp: aspettare ( in tutte le forme), cred: credere (in tutte le sue forme), dom: domanda/ domandare, uno squillo: si usa per dire “ti sto pensando” o per rispondere affermativamente a una domanda, per esempio:, A scrive "c ved alle 8", cioè "ci vediamo alle otto?", B risponde con uno squillo, cioè "sì, va bene", : si è contenti e si approva, può intendere un si, : si è scontenti e si disapprova, può significare un no, @)-;– : una rosa, un fiore (indica romanticismo, dolcezza)

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  22. Gutenberg

    Johann Gutenberg (Johann Gensfleisch zur Laden zum Gutenberg) (Magonza, 1394-1399 circa – Magonza, 3 febbraio 1468) è stato un orafo, inventore e tipografo tedesco, inventore della stampa a caratteri mobili moderna.



    Biografia [modifica]
    Johann Gutenberg nacque a Magonza, città che ospita un museo in suo onore, dal mercante Friele (Friedrich) Gensfleisch zur Laden, nato intorno al 1350 e cittadino di Magonza dal 1372, e da Else Wyrich, che Friedrich aveva sposato in seconde nozze nel 1386. Non si conosce la data certa della nascita di Johann; ma è citato come maggiorenne in un documento del 1420. Gli studiosi hanno pertanto collocato la nascita tra il 1393 e il 1403 (come data simbolica per la nascita di Johann Gutenberg, è stato preso il 1400). Il nome "zum Gutenberg" deriva dall'edificio "Hof zum Gutenberg" (oggi in Christophstrasse, 2) in cui la famiglia si trasferì.
    I Gensfleisch erano una delle famiglie patrizie della città, dediti alla lavorazione del metallo e al conio. Nel 1430 Johann Gutenberg decise di trasferirsi a Strasburgo per motivi politici, e qui lavorò come apprendista orafo, occupandosi in particolare del conio delle monete.


    La Bibbia di Gutenberg.

    Per approfondire, vedi la voce Bibbia di Gutenberg.
    Attorno al 1448 Gutenberg ritornò a Magonza, dove nel 1450 costituì una Societas con il banchiere Johann Fust, che contribuì con 1600 fiorini (o gulden), e l'incisore Peter Schöffer (o Schäffer), allo scopo di stampare la cosiddetta "Bibbia a 42 linee" sulla base della Vulgata. Nel 1450 gli esperimenti di Gutenberg erano a buon punto: era già in grado di procedere alla composizione e alla stampa sia di fogli singoli che di libri voluminosi. Il progetto della Bibbia venne concluso il 23 febbraio 1455 presso la "Hof zum Humbrecht" (oggi in Schustergasse, 18) e il libro messo in vendita a Francoforte. L'edizione (con tiratura di 180 copie) suscitò immediato entusiasmo per la qualità tipografica.


    Produzione di libri stampati dal 1450 al 1800[1]
    A Fust, però, non interessava tanto produrre un capolavoro quanto far soldi. I frutti del suo investimento stavano tardando ad arrivare. I rapporti tra i due soci divennero tesi e nel 1455 — proprio nel momento in cui le Bibbie venivano completate — Fust pretese la restituzione del prestito. Gutenberg non fu in grado di restituire la somma e fallì. A seguito del processo che seguì il fallimento fu costretto a cedere a Fust almeno parte dell’attrezzatura per la stampa e i caratteri tipografici per le Bibbie.

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  23. JOHANNGUTEMBERG









    JohannGutenberg nacque a Magonza,città che attualmente ospita un museoin suo onore.Nonsi conosce la data certa della nascita di Johann; ma gli studiosihanno pertanto collocato la nascita tra il 1393 eil 1403 .Nel 1430 JohannGutenberg decise di trasferirsi a Strasburgo permotivi politici, e qui lavorò come apprendista orafo,occupandosi in particolare del conio delle monete.





    Leinvenzioni di Gutenberg

    Il TORCHIODA STAMPA:si tratta di un meccanismo in grado di appoggiare un fogliodi carta sudi una matrice ottenuta costruendo una formaper mezzo di caratteri mobili da stampa. Il sistema ricordavail torchiosilografico oppurepoteva essere ispirato a vari altri macchinari quali il torchiovinario. Il torchio tipografico era formato da una vite azionata dauna leva o barra. La vite spingein basso il piatto metallico superiore detto platina o piano distampa che si abbassa su una cornice di legnoche tiene bloccato il foglio di carta.Il timpano è montato su una rotaia che permette di spostarlo avanti,fin sotto la platina o indietro, per estrarre la pagina stampata. Laforma inchiostrata si trova sotto la platina con i caratteri rivoltiverso l'alto. Dopo ogni colpo il torcoliere alzava la barra e,tramite un sistema di corde attaccato a un molinello, facevascivolare indietro il "carro" che sorreggeva il "forziere"contenente il timpano. Questo veniva sollevato e il foglio di cartalasciato asciugare prima di ricevere la seconda impressione. Intantoil battitore inchiostrava nuovamente la forma, la circondava con untelaio leggero detto "fraschetta" che sorreggeva unacornice di carta per impedire di sporcare i fogli di carta con ibordi della forma. Il timpano riceveva un nuovo foglio di carta eveniva richiuso, il forziere veniva posto nuovamente in posizionesotto la platina e il torcoliere tirava la barra.

    LaFONDITADA RIPETIZIONE;ovverole lettere incise in rilievo sui vari punzoni, venivano impresse inuna piastra metallica (in genere d'ottone); si imprimeva così unamatrice incavata dalla quale si potevano ricavare, con appositecolature, i caratteri tipografici in quantità, grandezza e qualitàdesiderata.

    L’INCHIOSTROPER I CARATTERI MOBILI;con qualità chimiche appropriate ai caratteri in metallo.

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  24. LE NUOVE INVENZIONI

    Il torchio a vapore e la rotativa

    Nel 1812 il tedesco Friedrik Koning brevettò a Londra il nuovo torchio di stampa
    che anziché essere azionato dalla forza manuale del tipografo, sfruttava l’ energia
    termica. L’ invenzione di Koning moltiplicò la produttività , dal momento che
    consentì di stampare 1200 copie in un’ ora. L’ impiego dell’ energia a vapore
    ridusse dunque i costi di produzione permettendo ai giornali di abbassare il prezzo
    della copia. Potenzialmente con la realizzazione d i giornali più economici anche
    il pubblico poteva essere maggiore rispetto al passato. Il 1° giornale che adatto la
    macchina sperimentale da Koning fù il londinese “ THE TIMES” li cui costo scese da 7
    a 5 sterline. In Italia lo stampatore Giuseppe Pomba impiegò il torchio a vapore per
    realizzare una biblioteca costituita da libri ad un prezzo molto contenuto.

    Fra il 1845 e il 1861 nacque e si perfezionò la rotativa realizzata a Filadelfia da
    Richard Hoe. La rotativa, invece di usare fogli singoli, usava le bobime di carta e
    riusciva a stampare fino a 12000 copie all’ ora.

    IL TELEGRAFO

    L’ invenzione del telegrafo ebbe effetti importanti sullo sviluppo della stampa
    periodica. Questo apparecchio perfezionato intorno al 1840 dall’ americano Samuel
    Morse emetteva impulsi elettronici via filo utilizzando un codice fatto di punti e di
    linee.

    L’ EPOCA D’ ORO DELLA STAMPA

    Il periodo che va dalla2° metà dell ‘800 alla 1° guerra mondiale viene considerato
    come l’ epoca d’ oro dei giornali: la carta stampata divenne il principale mezzo di
    comunicazione. I motivi sono 4:

    1-l’affermazione di una situazione politica, giuridica e liberale che ammetteva la
    libertà di stampa.

    2-con lo sviluppo della rivoluzione industriale si usavano fonti di energia come
    petrolio e elettricità che portarono ad a un risparmio in termini di tempo nella
    produzione dei giornali.

    3-un consolidamento dei mercati editoriali e nazionali

    4-un’ allargamento del pubblico determinato dall’ introduzione dell’ istruzione
    obbligatoria e dall’ estensione del diritto di voto

    GLI SVILUPPI NEL SETTORE TECNOLOGICO

    Insieme alla rotativa, come abbiamo visto precedentemente, a metà del 19° secolo,
    sia in Europa che negli Stati Uniti, si sviluppò uno sviluppo tecnologico senza
    precedenti: si diffuse l’ illuminazione elettrica , nacquero le macchine da scrivere,
    il telefono e furono compiuti importanti progressi nel campo della fotografia.
    Nel settore della stampa di fondamentale importanza fu l’ introduzione della 1°
    macchina per la per la composizione tipografica moderna. Nel 1886 nacque la
    LINOTYPE. Si trattava di una complessa macchina dotata di una tastiera sulla quale si
    battevano che produceva in piombo le righe del giornale.

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  25. Quali elementi deve  contenere una notizia.
    Sia che al fatto vengano dedicate poche righe o sia che venga sviluppato, il giornalista per fornire una informazione completa al 'lettore deve dare una risposta a 5 implicite domande.
    - Chi?
    - Dove?
    - Quando?
    - Che cosa
    Ed se è possibile
    - Perché
    E se per i primi quattro quesiti il lavoro del giornalista è più semplice per il quinto non sempre si riesce a dare una risposta.
    Esempio:
    A chi erano destinati i bocconi avvelenati? Ai cani.
    Dove è successo? Alle macine di Pinerolo.
    Come?Distribuendo nell'erba alta pericolosi bocconi.
    Quando Mercoledì 25 aprile 2012
    Perché?
    A questo quesito si possono solo formulare delle ipotesi:
    C'è qualcuno che odia i cani perché abbaiano e sporcano;
    C'è qualcuno che ha paura dei cani,oppure c'è una persona che ha problemi mentali:oppure c'è una banda di ladri intenzionati nei prossimi giorni a effettuare un colpo e non vuole essere disturbata dai cani.
    Come si vede se i primi quattro quesiti hanno una risposta oggettiva per il quinto al momento si fanno solo ipotesi.

    RispondiElimina
  26. Come si fa a dire se un fatto è una notizia
    Nella scuola anglosassoni di giornalismo ricorre un esempio classico: il cane che morde un uomo è un fatto accaduto troppe volte e non interessa più a nessuno. Diverso se un uomo morde il cane.
    Ma allora è sempre vero che un cane che morde una persona non è una notizia?
    No, perchè bisogna sapere chi è stato morsicato dal cane, e se per caso la persona è la regina d' Inghilterra ecco che abbiamo una grande notizia. Grazie a questo esempio abbiamo compreso che l' elemento per misurare l' interesse del lettore e quindi scegliere il fatto da narrare è legato all' originalità della notizia.
    Un buon giornalista nel misurare l' interesse del fatto di cui intende occuparsi deve essere prudente ed equilibrato, e analizzare quante volte il fatto sia già avvenuto nel passato mai, raramente, spesso.
    Una rapina in banca pochi anni fa andava in prima pagina, oggi non più perchè sono aumentate le rapine e di conseguenza fanno meno notizia e la stessa cosa possiamo dire per un ragazzo morto per overdose o per un incidente d' auto.
    E per sino un fatto memorabile come quando l' uomo per la prima volta mise piede sulla luna ( la notte tra il 20 e il 21 luglio 1969. Gli astronauti erano Neil Amstrang ed Edwin Aldring) non si è sottratto a questa regola poichè il primo allunaggio tende per diversi giorni desta attenzione con articoli in prima pagina mentre quando quattro mesi dopo gli astronauti Conrad e Bean ripeterono l' impresa, che aveva lo stesso valore scientifico, il ragionamento dei direttori dei giornali e dei lettori fu:"Già visto". E titoli di prima pagina scesero da nove colonne a tre.

    Altro criterio da prendere in considerazione per comperndere se un fatto è da considerarsi strettamente provato, e quindi di nessuna importanza giornalistica è legato al fatto se per un qualche motivo quell' episodio privato può diventare di caso pubblico.
    Se un cane viene avvelenato da un boccone benchè il fatto può essere doloroso per i proprietari del cane non è una notizia giornalistica. Ma se invece sono tanti i bocconi disseminati per le vie della città, e quindi esiste il rischio che molti animali vengano avvelenati, allora questa diventa una notizia di interesse pubblico.

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  27. Ci sono 8 motivi per cercare di spiegare perchè alcuni articoli sono difficili da capire

    Colpa dei dialetti
    Siamo passati dall' uso dei dialetti all' uso uniforme ed esteso della lingua italiana soltanto negli ultimi decenni. Questo comporta una fase di appiattimentodella lingua, di irrigibimento della forma.
    Colpa della scuola
    A scuola non si impara più a fare riassunti, non ci si esercita nell' analisi del linguaggio. Si è insegnato a lungo che importante era solo la ricerca delle parole migliori, del bello scrivere. Poi ci è stato un periodo in cui non si parlava ne di grammatica ne di analisi logica. Come reazione a questo lassismo qualcuno torna ora a forme involute estranee alla lingua parlata.
    Colpa del progresso
    Allo scadimento della scrittura contribuisce la fretta, per via dei tempi sempre più accellerati nella preparazione dei giornali. Secondo alcuni, l' appiattimento lessicale e sintattico sarebbe il prezzo da pagare all' introduzione di nuovi strumenti tecnologici nelle redazioni.
    Colpa della TV
    Anche senza accorgersene, il giornalista è portato all' imitazione passiva del linguaggio parlato radiotelevisivo, che in certe trasmissioni in diretta finisce per giustificare la povertà stilistica e magari anche la sgrammaticatura.
    Colpa degli stranieri
    Tutte le lingue del mondo sono soggette, nei tempi, all' influsso di vocaboli stranieri, specialmente inglesi. Da noi, dopo gli eccessi opposti della propaganda fascista, c'è forse oggi più tolleranza che altrove. Molti termini stranieri non indispensabili di non comprensibili ai più, vengono adottati da chi crede che così scrivendo parlando potrà apparire più colto di quello che è in effetti. Basterebbe, nella maggior parte dei casi, ricorrere ad una spiegazione.
    Colpa dei nuovi temi
    Con l' aumento delle pagine, in particolare nella stampa quotidiana si sono allargati negli ultimi anni gli argomenti di abituale trattazione sui giornali. Temi come l' economia, la finanza, la scienza, la giuris prudenza, sono entrati nell' uso comune con termini ed espressioni specialistiche, e hanno pensato sul modo di scrivere non solo con i vocaboli nuovi, ma influenzando indirettamente una lingua già in rapida evoluzione.
    Colpa degli altri
    I giornalisti devono riassumere discorsi o rielaborare documenti preparati da uomini politici, inprenditori, tecnici specialistici. Spesso sono scritti in una lingua incomprensibile, con parole ed espressioni che devono essere "ripulite", se non addirittura reinventate quando non possono essere tradotte .
    Colpa loro
    Molti giornalisti sono convinti che scrivere un bel pezzo voglia dire far sapere ai lettori di appartenere a un ceto superiore, che appunto userebbe questo linguaggio. Ma accadono poi nelle frasi fatte, negli stereotipi, dei tecnicismi, nei forestierismi spesso soltanto orecchiati. Scrivono in sostanza, in maniera piuttosto oscura.

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  28. Sono i particolari quelli che contano
    Ed eccoci a parlare della notizia, l' essenza del giornalismo. Come la possiamo definire? Per esempio un sommario e consisoragguaio scritto, fornito dal giornalista su fatti e situazioni.
    La definizione ha una sua validità pratica nell' esercizio della proffessione. Il giornalista ha il ruolo di informare di tutto quello che sta accadendo o e appena accaduto, purchè abbia un interesse generale. Chi stabilisce l' indici di interesse di una notizia. Abbiamo già visto che ci sono regole e schemi teorici. Ma ci sono notizie potenzialmente molto interessanti delle quali non ci si è accorti fino a quando non si sono concretizate in un fatto-simbolo.

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  29. Le fonti
    Ecco chi ci aiuta a capire quello che è accaduto
    Per scrivere un articolo occorrerà che qualcuno ci fornisca gli elementi essenziali, ce li descriva, ci permetta di controllarli e di completarli. Chi ci aiuta in questo lavoro sono le cosidette "fonti" ovvero la sorgente della notizia. Si definisce fonte chiunque possa fornirci un informazione di interesse giornalistico. Sovente le fonti sono gli adetti ai lavori: il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali ma anche il magistrato, l' avvocato oppure il carabiniere, il poliziotto, il vigile del fuoco, il medico del pronto soccorso. Se il nostro articolo si occuperà di lavoro le fonti potranno essere da un lato la direzione dell' azienda dall' altro le organizzazioni sindacali. Ma ci possono essere anche fonti occasionali come ad esempio un automobilista che è stato testimone oculare di un incidente stradale, oppure un pendolare che racconta episodi legati al ritardo dei treni.

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  30. Antonio classe 2 A
    Io proporrei un'area giochi che nell'intervallo può servire a fare sfogare gli alunni con, calcio balilla, ping-pong, e area elettronica con casse e console.

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